Da 3,8 a 4,6 cm.
Presente su tutto l’arco alpino e in alcune località dell’Appennino dall’Emilia all’Abruzzo.
Pendii erbosi e radure di boschi da 800 sino a 2500 m.
Univoltina da fine giugno ad agosto.
Deschampsia caespitosa, Anthoxanthum odoratum e altre graminacee in particolare quelle del genere Festuca.
Femmina più chiara.
Di notevole rilevanza è la sottospecie ocellaris che presenta la quasi totale riduzione dei disegni rossi, visibili solo come piccoli aloni attorno agli ocelli.
Erebia ligea che si distingue nei maschi per la presenza sulle ali anteriori di chiazze nerissime costituite da squame androconiali ben osservabili, se si guarda l’ala in trasparenza. Per distinguere le femmine è utile osservare la linea chiara che percorre il rovescio dell’ala posteriore che in E. ligea è bianchissima ed inizia lungo la costa con una caratteristica forma a cuneo, mentre in E. euryale inizia più stretta ed è spesso velata da squame fulve o si mantiene molto larga, ma mai nitida. Da tutte le altre specie del genere Erebia sia E.ligea che E.euryale si distinguono per le frange delle ali a trattini alternati bianchi e marroni.
1 - valva regolare con apice arcuato
2 - serie di denti costali parzialmente doppia.