Da 3,1 a 4 cm.
Presente nel settore orientale del Nord Italia dove tra Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia è possibile che si ibridi con Melitaea celadussa.
Prati, limitare di boschi e radure dalla pianura sino a 2200 m.
Univoltina quasi ovunque da maggio a metà agosto in base alla quota. In alcune località calde, ma non secche produce una seconda generazione che vola da metà agosto a settembre.
Varie specie essenze dei generi Plantago, Anthirrhinum, Veronica, Linaria e Melampyrum.
Femmina leggermente più grande e con il colore fulvo più chiaro.
Si tratta di una specie molto variabile individualmente e anche localmente con popolazioni molto chiare ed altre prevalentemente scure.
Trattandosi, come detto sopra, di una specie molto variabile individualmente è difficile definire degli elementi peculiari per cui le si possono attribuire tutti gli individui che non presentano i caratteri specifici delle altre specie di Melitaea. Per ridurre il margine di errore è utile osservare sull’ala anteriore tra la terza nervatura mediana e la prima cubitale la macchia fulva marginale a forma di punta di freccia che risulta spesso molto allungata. Melitaea athalia è indistinguibile da Melitaea celadussa e per la determinazione è necessario ricorrere all’esame dell’armatura genitale.
Foto 12 - armatura genitale:
1 - uncus ben sviluppato,
2 - processo laterale della valva (arpa) ad arco e dotato di spine,
3 - processo terminale della valva largo e ramificato sia sul lato dorsale che su quello ventrale,
Foto 13 - valva:
1 - processo terminale della valva largo e ramificato sia sul lato dorsale che su quello ventrale,
2 - arpa ad arco e dotata di spine vistose,
Foto 14 - particolare del tegumen dotato di uncus doppio.